Da un gruppo di farmacisti è nata l’idea della Farmacia Alimentare, un luogo dove le persone possono capire da vicino che il cibo è uno strumento di benessere, prevenzione, equilibrio e gusto. Siamo ad Aprilia, in provincia di Latina, a fianco di una farmacia classica ora c’è la tavola della salute, nata in collaborazione con l’accademia dello chef stellato Niko Romito, attento a questi temi da sempre, e al nutrizionista Ferdinando A. Giannone.

farmacia alimentare
Il multispazio creato dai fratelli Cecchini ospita il menu sano e bio dello chef stellato Niko Romito © Farmacia Alimentare

Farmacia Alimentare, il luogo dove educare alla salute a tavola

I fautori del progetto, i fratelli Elena e Marco Cecchini, credono nella nutrizione come atto consapevole, ovvero un gesto quotidiano che tenga sempre ben in conto quali sono le necessità del nostro organismo, senza penalizzare gusto e piacere. “L’idea era dietro l’angolo e arriva dall’ascolto delle problematiche dei nostri clienti”, dice Marco Cecchini, “molti venivano in farmacia per patologie legate per esempio al reflusso esofageo o alla gastrite. Spesso ci dicono che vanno di corsa e mangiano quello che capita. Da qui abbiamo pensato di aiutarli a trovare un modo adatto per loro di cambiare abitudini alimentari”.

L’idea, infatti, è molto ambiziosa: “Farmacia Alimentare è un progetto collettivo di educazione alimentare rivolto a tutta la popolazione”, spiega, infatti, Cecchini che non a caso ha scelto di collaborare con Niko Romito che da anni si dedica alla riforma della ristorazione collettiva (in ospedali e mense). “Quando mangia, l’uomo non si limita a consumare alimenti, ma li pensa e li immagina”, dice lo chef abruzzese, “sono sempre più convinto che la responsabilità e il ruolo di un cuoco moderno sia quello di avvicinare la comunità al cibo attraverso l’educazione alimentare e dare un senso al significato più autentico del cibo e alla forte correlazione che c’è con la salute e il benessere dell’uomo, come l’unica cosa in grado di metterci profondamente in relazione con noi stessi e con gli altri.”

farmacia alimentare
La parmigiana di melanzane firmata da Romito senza lattosio e non fritta © Farmacia Alimentare

 

Ricette della tradizione rivisitate in chiave salutistica ma con gusto

Farmacia Alimentare, è quindi, un multispazio che sorge due civici più in là di via Margherita ad Aprilia, a fianco della storica farmacia comunale, dove poter acquistare prodotti, fare degustazioni o portare via le pietanze. Ma è anche possibile ricevere consulenze sui piatti da acquistare oppure indicazioni nutrizionali personalizzate. Un modo innovativo di proporre un menu salutare ma senza rinunciare al gusto. Per questo Romito ha ideato piatti sfiziosi dalla colazione alla cena, dal maritozzo (con pochi zuccheri, senza latte, burro e panna) alla parmigiana di melanzane (non fritta e senza lattosio), al pollo alla curcuma e pistacchi.

Ogni ricetta è realizzata con ingredienti sani e biologici. I piatti della tradizione sono alleggeriti delle componenti più grasse e ribilanciati dal punto di vista nutrizionale, facendo attenzione alle materie prime, tutte italiane e proposte senza elaborazioni che vadano ad alterare il gusto originale del piatto.

Ad esempio, “con una melanzana cotta in forno in una pellicola di amido, per ottenere un risultato che ricorda il fritto, ma senza olio. Niente fiordilatte, ma parmigiano reggiano biologico 30 mesi, di cui raccogliamo l’acqua per creare una sorta di besciamella, mentre la parte grassa la trasformiamo in un crumble”, spiega il nutrizionista Giannone che aggiunge: “in ogni piatto è presente il gioco dei colori. A ogni colore corrisponde una molecola bioattiva che fa bene alla nostra salute. In ogni nostra ricetta abbiamo cercato di avere almeno 3 colori, 3 consistenze, 3 diverse parti delle piante e, in alcuni casi, anche 3 sapori diversi».

“La tradizione si può toccare con intelligenza e con rispetto”, spiega Romito, che aggiunge “con la consapevolezza di oggi si può fare qualcosa che in passato non era possibile perché non c’erano gli strumenti, la tecnica e la ricerca. Del resto oggi la grande sfida è dimostrare che un prodotto sano, di qualità e che fa bene deve essere soprattutto buono. E noi l’abbiamo portata qui”.