L’insolita amicizia fra un ragazzo australiano e un pellicano è alla base di Storm boy – Il ragazzo che sapeva volare, il film incentrato sul racconto di un’emozionante vicenda ambientata nel Coorong national park, nel sud dell’Australia. La pellicola è tratta da un grande classico di narrativa per ragazzi di Colin Thiele del 1964, Storm boy appunto, che ha incantato e commosso gli australiani per oltre mezzo secolo e che tuttora viene letto nelle scuole.

Già nel 1976 il regista Henri Safran si era ispirato a questa storia per trasformarla in un film. Ora con Storm boy – Il ragazzo che sapeva volare la trama non si incentra solo sui valori più alti e universali dell’essere umano quali amicizia, amore, famiglia, perdita, speranza, rispetto e libertà, ma promuove, con un messaggio ecologista, temi quanto mai attuali come il rispetto per la natura, gli animali e le culture aborigene.

Storm boy, un messaggio d’amore ecologista

Dopo la calorosa accoglienza al Giffoni film festival 2019 e un’attesa lunga un anno, Storm boy uscirà nelle sale italiane giovedì 24 giugno, distribuito da Medusa film. La trama è incentrata sulle vicende di un uomo di successo ormai in pensione che rievoca l’infanzia trascorsa con suo padre lungo una costa isolata e incontaminata nel lontano Coorong national park dell’Australia meridionale.

Il susseguirsi d’immagini del suo passato lo riporterà ai ricordi di come, da ragazzo, avesse salvato e allevato uno straordinario pellicano orfano di madre, da lui chiamato Mister Percival. Il loro legame molto speciale avrà un effetto profondo su tutta la sua vita e lo porterà a una presa di coscienza risolutiva sul futuro della sua famiglia e dell’ambiente che lo circonda.

Nel film, con la straordinaria regia di Shawn Seet, pluripremiato regista australiano (Two fists, One heart, Deep water, The code) alla direzione di un cast di prima categoria, si notano i protagonisti pennuti e la meravigliosa e incontaminata natura australiana, ancora non offesa dagli insulti della civilizzazione umana.