L’attivista per il clima Greta Thunberg ha deciso di donare 100mila euro all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per finanziare l’acquisto di vaccini contro la Covid-19 da destinare ai paesi più poveri e vulnerabili. Questa donazione è resa possibile grazie ai premi che la sua fondazione ha ricevuto per l’impegno contro la crisi climatica.

Primo piano di Greta Thunberg al Parlamento europeo
Greta Thunberg ha deciso di donare 100mila euro all’Oms per finanziare l’acquisto di vaccini contro la Covid-19 da destinare ai paesi più poveri e vulnerabili © Kenzo Tribouillard/Afp/ Getty Images

Greta Thunberg donerà 100mila euro al programma Covax

Secondo quanto riportato dall’Oms, nei paesi sviluppati una persona su quattro ha ricevuto più di una dose di vaccino, mentre nei paesi più poveri, la proporzione scende a una su cinquecento.

“La comunità internazionale deve fare di più per fronteggiare la tragedia della disuguaglianza vaccinale – ha dichiarato Thunberg –. Abbiamo i mezzi a nostra disposizione per correggere l’iniquità che esiste oggi nel mondo nella lotta contro la Covid-19. Esattamente come per la crisi climatica, dobbiamo aiutare prima i più vulnerabili. Ecco perché supporto l’Oms, Gavi e tutti coloro che sono coinvolti nel programma Covax [il programma Oms creato per garantire a tutti gli Stati l’accesso al programma vaccinale, ndr.], che ritengo offra il migliore piano per raggiungere una vera uguaglianza vaccinale e di conseguenza una via d’uscita dalla pandemia”, ha concluso.

Il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha accolto con gioia la decisione di Thunberg, sottolineando quanto questo gesto “dimostri ancora una volta il suo impegno per rendere il nostro pianeta un luogo più sano, sicuro e equo per tutti i suoi abitanti. Invito la comunità globale a seguire l’esempio di Greta e fare quanto in loro potere, supportando Covax, per proteggere le persone più vulnerabili da questa pandemia”, ha concluso.

Questa notizia arriva dieci giorni dopo la decisione dell’attivista di non partecipare alla Cop26, in segno di protesta contro la distribuzione ineguale dei vaccini.