LifeGate ora ha più di 1.800 nuovi soci. Più di 1.800 persone che hanno riposto fiducia nella sua storia e nei suoi piani per il futuro e hanno quindi deciso di aderire alla campagna di equity crowdfunding lanciata sulla piattaforma Mamacrowd, chiusa il 31 marzo con una raccolta di oltre 2 milioni di euro.

Una campagna di equity crowdfunding da record

In occasione dei suoi vent’anni, LifeGate ha deciso di avviare un percorso di trasformazione in public company, vale a dire in una società la cui proprietà è frazionata tra moltissimi piccoli investitori. Questo modello è ancora poco diffuso in Italia, ma la sua natura aperta e democratica ha convinto: lo dimostra il fatto che l’equity crowdfunding, aperto il 29 ottobre, abbia da subito riscosso un entusiasmo addirittura superiore alle aspettative. Tant’è che, superato in breve tempo l’obiettivo di 1,5 milioni di euro prefissato inizialmente, la scadenza è stata prolungata fino al 31 marzo.

Il risultato finale la attesta tra le campagne più partecipate di sempre su Mamacrowd: più di 1.800 adesioni per un totale di oltre 2 milioni di euro. Ciò vuol dire anche che, attraverso il progetto Foreste in Piedi, sono stati anche tutelati oltre due milioni di metri quadri di foreste in Brasile, uno per ogni euro. “Siamo molti felici del risultato raggiunto e ringrazio di cuore gli oltre 1800 nuovi soci”, commenta il Ceo di LifeGate Enea Roveda. “Anche questo fa parte del nostro percorso sostenibile di trasparenza e anche un primo passo per diventare una public company, un bene di tutti, e procedere verso la quotazione in Borsa”.

Enea Roveda, amministratore delegato di LifeGate © LifeGate

I nuovi progetti resi possibili da quest’avventura collettiva

Queste risorse verranno investite per far crescere il network di informazione – composto dal sito in italiano e inglese, dalla radio e dai canali social – che già conta su una community di 5 milioni di persone. Parallelamente, sarà potenziato anche il progetto LifeGate Education che sviluppa programmi di formazione aziendale a distanza, mediante una piattaforma tecnologica proprietaria.

Grazie all’equity crowdfunding ha preso il via LifeGate Way, il primo acceleratore di startup sostenibili selezionate sulla base dei tre princìpi di cui LifeGate si fa portavoce da vent’anni: people, planet e profit. Ne fanno già parte Spartan Tech, azienda che democratizza la blockchain rendendola disponibile anche alle piccole e medie imprese; Biorfarm, piattaforma che mette in relazione gli utenti con gli agricoltori e dà la possibilità di adottare una pianta o un frutteto; Orange Fiber, eccellenza nella moda circolare grazie all’intuizione di creare un tessuto a partire dagli scarti delle arance; Sharewood, operatore turistico focalizzato sui viaggi sostenibili e outdoor; Biova, progetto di economia circolare che trasforma il pane invenduto in birra artigianale; e Deesup, marketplace dedicato agli arredi di design second-hand.